Vi fu il doxe, che prima non era stato. Parḷ ozi sier Vetor Capello, synico, e ben.
[1508 09 12]A d́ 12. Etiam da poi disnar fo pregadi per dicto effecto. Parḷ domino Rigo Antonio de Godis, dotor, avochato, per il Trivixan. Et compito, esso Trivixan si buṭ ai piedi dil principe et anḍ in angossa, ricomandando la innocentia sua, che per far justicia, e scuoder i danari di la Signoria, era stà calonnià con falssi testemonij. Or erano im pregadi numero ... Anḍ la parte: la prima volta, di procieder 45, di no 36, non sinceri 32; la 2.a volta, di procieder 53, di no 41, 19 non sinceri, et nihil captum; a diman rimesso. Et li synici teniva certissimo di convenzerlo.
[1508 09 13]A d́ 13. La matina fo letere di Roma, di 10. Come il cardinal San Piero in Vincula, nepote dil papa, stava in extremis. Item, di Napoli, dil consolo nostro, che le galie di Fiandra di ritorno, capetanio sier Andrea Bragadin, erano zonte a d́ 18 avosto a Mesina. Etiam quelle vano in là, et le galie di Barbaria, erano zonte in Cicilia.
Da poi disnar fo pregadi per i synici. Parḷ sier Andrea Mocenigo, dotor, synico. Li rispose, e ben, e artificiose, sier Pollo Trivixam, el cavalier, reo; et mostṛ, inter caetera, aver dato a li synici certa poliza, qual lhoro l'ocultavano, che stomeg̣ molto il consejo. Or parḷ poi sier Lorenzo Orio; e li rispose domino Rigo Antonio. Posto di procieder, per i synici: ave 44 di ś, 54 di no, et 17 non sincier; et ita asolto fue. Era una horra e meza di note quando fo disciolto il consejo.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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