Item, il signor Bortolo d'Alviano è andato verso Cadore a veder.
Fu posto, per li consieri, che lo acordo fato per li Tiepoli con li soi creditori, per ducati 23 milia in zercha, a pagar in 3 anni, e li fioli, fo di sier Pollo Tiepolo et sier Beneto Tiepolo, prometeno pagar, ubligando tutti li viazi etc., sia fermo; e fo leto li creditori. Et ave tutto il consejo.
Fu posto, per li consieri e savij, atento la morte dil reverendissimo cardinal San Piero in Vincula, era episcopo di Vicenza, che ozi sia fato scurtinio e nomination di uno episcopo di Vicenza. Ave 110, 24 di no. Et fo tolto il scurtinio, tolti numero 18, ma per le pregierie fo licentià il pregadi e non balotati; si farà domani novo scurtinio e baloterassi.
Nota, che in questa terra si ritrovava do oratori vicentini, domino Jacomo di Trento, cavalier, et domino ... i qualli, inteso la morte dil vescovo suo, andono in colegio, a pregar la Signoria non fusse messo in commenda; et ricomandò domino Leonardo Contarini, qual fo vicario dil cardinal Zen lì assa' tempo.
[1508 09 17]A dì 17. Fo gran consejo. Fato 3 consieri di Veniexia.
[1508 09 18]A dì 18. Fo pregadi. Et leto le infrascripte letere:
Di Franza, di l'orator, date a Bles. Come il re vol sotoscriver a li capitoli et esser di un voler [634] con la Signoria nostra; scrive coloquij etc. Et à mandato 400 homeni d'arme, et 3000 fanti, in ajuto dil ducha di Geler, capetanio monsignor di la Marcha, contra il re di romani et quelli di Bergogna etc., et ne prepara 3000 altri fanti; e non volendo il re di romani pace o qualche apontamento di lì, li farà bona guerra.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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