A dì XI lujo zonse in Constantinopoli l'orator dil signor Sophì, acceptato honorevelmente. Adì 16 bassò la mano al signor turco, et presentò le letere del signor suo, insieme con molti presenti. A dì 20 el magnifico Halì bassà fece uno solenne convito, a lui et fameglia soa. Negotia pacata videntur, ut fertur. La cossa del certo tartaro da la bareta verde par reense, per quello se dice. El signor turco ha fatto molti presenti al dicto orator, et ozi, primo avosto, li fa convito a la Porta; se tien el sia per partir fra 3 o 4 zorni.
     
     
      Presenti fati per l'orator dil Sophì al signor turco.
     
      Peze 40 damaschini a la persiana, con fiori d'oro.
      Peze 30 rasi.
      Peze 15 talassi fini.
      XII casachi, o ver fazuoli da zenzer, bellissimi, de valuta de aspri 6 in 7 milia l'uno.
      Alcune sexe da tulopani fine.
     
     
      [637]Presenti fati per el signor turco al ditto orator.
     
      Aspri XXV milia per sue spexe, oltra le spexe ordinarie.
      Do veste de brocato d'oro a la turchescha.
      4 mastrapani d'arzente.
      4 tapsi d'arzento.
      8 tase d'arzento.
      Aspri 30 milia in contadi.
      A la fameglia soa, a chi 4, 5 et 6000 aspri per uno, secondo la conditione di le persone.
     
     
      Sumario de una lettera di sier Andrea Foscolo,
      baylo nostro a Constantinopoli, data ivi,
      a dì X avosto 1508.
     
      Circha uno tartaro da la bareta verde, se dice lui esser de la stirpe de quel Tamberlan, el qual alias vene in questi paesi con le arme, et subiugò tutti questi luogi et prese lo avo de sultam Mahemeth, padre de questo signor, quale conduse presoni in Soria. Et affirmase per alcuni, esser costume de tale nation tartarescha, ogni cento, o ver 150 anni, moverse et andar contra chi mancho pol.