La qual havia fato testamento; et di la sua dotta, dete a re Mathias, qual è in diferentia a Roma in Rota con questo re di Hongaria, à lassato ducati 40 milia al cardinal di Ragona, suo fradelo, et ducati 15 milia a la fabricha di la chiesia di San Piero di Roma, et altri legati etc.
Di Palermo, di sier Andrea Bragadim, capetanio di le galie di Fiandra di ritorno, di 7 septembrio. Avisa il suo zonzer lì con pericolo, per l'armada di Piero Navaro; et che hanno tolto 3 nave a lhoro spexe per segurtà etc., ut in litteris.
Di sier Agustim da Mulla, va capetanio di le dite galie, di 7, pur di Palermo, che va in Fiandra. Dil suo zonzer lì etc.
Di Hongaria, di Vicenzo Guidoto, secretario, più letere, date a Buda. Come il re, e li soi, solicitava li danari dieno aver da la Signoria nostra, per bisogno hanno, e qui si defunde molto; e manda a questo effecto uno suo orator qui, nominato domino Philippo More, qual è stato l'altra volta. Item, che hanno fato dieta per le cosse dil vayvoda transalpino tien col turcho; et vedendo che lui à scrito vol esser bon christian et col regno di Hongaria, hanno terminà, più presto pacifice aquietar le cosse, cha con le arme, et tratano questo acordo. Et altre cosse di lì, ut in litteris.
Fu posto, per li consieri, elezer, justa il solito, per 6 mexi, V savij ai ordeni; et presa. Fato eletion, rimaseno: sier Vetor Capello, con titolo, sier Andrea da Molin, quondam sier Piero, sier Piero Antonio Morexini, sier Tomà Donado, quondam sier Nicolò, tutti 4 con titolo et nuovo, sier Piero Diedo, quondam sier Francesco, quondam sier Alvise, procurator.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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