[1508 09 27
      A dì 27. Da matina, tra la Signoria e capi di X, fonno balotadi li ballottini di gran consejo, li qual si elexeno ogni do anni, hanno ducati 12 al mexe, sono numero ...
     
      Da poi disnar fo pregadi; leto alcune letere et fato certa cossa secreta.
     
      Fu posto, per li savij, dar provision a domino Hironimo Sovergnan da Udene, è zentilomo nostro, per aversi ben portà in questa guera, ducati 120 a l'anno a Udene. È presa: 20 di no.
     
      Fu posto, per li consieri, dar el possesso a Cremona, di San Sisto, a uno fiol dil conte Zuan Francesco di Gambaro. E fu preso.
     
      [1508 09 28]A dì 28. Da poi disnar fo ...
     
      [1508 09 29]A dì 29. Da matina fo San Michiel. Et per non lassar le bone usanze, licet non achadeva, perchè più non si mette parte di far la zonta, tamen fu fato gran consejo, et voxe per doman.
     
      Da poi disnar fo pregadi. Et leto le infrascripte lettere, videlicet:
     
      Di Roma, di l'orator, di 25. Come, ricevuto le nostre letere, zercha la eletion dil vescovo di Vicenza, da esser nominato al pontifice, andò dal papa, el qual prima l'avea recevuto per altri tal aviso. Et l'orator expose, come la nostra Signoria, per seguir l'antiquo suo instituto, havia fato nomination di Vicenza, et li disse dil Marzello. El qual disse: Domine orator, non andè più oltra; etiam noi, per seguir la juridition nostra, che semo dominus beneficiorum, l'havemo conferito a nostro nepote, che non è altro cha mutar il nome; et che l'era per esser constante. E disse molte parole: si 'l dovesse vender la mitria, vol esser papa e mantegnir la juridition dil papato; [644] et si 'l re di Franza e il re di Spagna, ch'è mazor potentato cha la Signoria di Venecia, à obedito e dato il possesso a li episcopati dati per lui, credeva la Signoria, ch'è menor, dovesse etiam aderirsi, con molte parole.