Et cussì fono electi.
     
      Nota. In questi zorni, per diliberation dil consejo di X, con la zonta, fo publice proclamà e bandizà il spender di bezi di rame in Veniexia, e per tutte terre di la Signoria nostra, sotto gravissime pene, ut in parte, perchè non si vedeva altra moneda menuda cha bezi.
     
      Item, sora porto gionse alcune nave di Soria, qual erano stà licentiate de lì in questo zorno, et se intese nove.
     
      [647][1508 10 02]
      A dì 2. La matina fo l'annual dil principe, numero 7 anni compidi, et perhò fo in chiesia di San Marco a messa, ben acompagnado et con li oratori, Franza, Spagna et Hongaria etc.
     
      Da poi disnar fo consejo di X. Erano capi questo mexe: sier Polo Antonio Miani, sier Lorenzo di Prioli et sier Alvise Malipiero, quondam sier Jacomo; e perchè il Malipiero era amallato, fo electo vice cao in suo luogo sier Alvixe Trivixan, noviter creato, e più non stato. Et fenno la zonta di danari, et tre cassieri dil consejo di X: sier Alvise Malipiero, sier Lorenzo di Prioli et sier Alvise Trivixan.
     
      [1508 10 03]A dì 3. Da poi disnar fo audientia di la Signoria e savij.
     
      [1508 10 04]A dì 4, fo San Francesco. Fo gran consejo. Et perchè si havia auto letere di rectori di Cremona, sier Alvise da Mulla et sier Zacaria Contarini; el cavalier, di la morte di sier Francesco Diedo, podestà di Caxal Mazor; et che haviano mandato in suo loco sier Francesco da Mulla, fiol di dito sier Alvixe, che lì a Cremona si ritrovava, et fo confirmato per la Signoria; perhò ozi fo posto, per i consieri, atento che la comunità di Caxal Mazor havesse suplichà a la Signoria, che 'l canzelier e cavalier, venuto col prefato sier Francesco Diedo, star debbi con il successor sarà electo, atento il caso intraveduto, che, subito zonto, esso rector sia morto, e pertanto li consieri messeno la dita parte.