El principe, de more, fo in chiesia a messa, con li oratori et patricij. Et da poi disnar non fo nulla.
[1508 11 02]A dì 2. Da poi disnar fo colegio di le aque.
[1508 11 03]A dì 3. Fo pregadi. Et per esser ... zorni non era stà pregadi, fo lecto assa' letere: et questo è il sumario:
Di Candia. Avisa di corsari rodiani, qualli hanno fato pur qualche danno in quelle aque, ma non a' nostri; et Camallì è stato in porto verso Setia, et fato danno a uno navilio.
Di Zerigo, di sier Zuan Francesco Gritti, castelan e provedador. Come, hessendo capità lì vicino una nave di Coresi, veniva da Constantinopoli per andar a la Valona, carga di monition e artilarie, par che da alcuni corsari rodiani, con galie ..., sia stà presa e menata via. I qual rodiani etiam lì im porto volseno prender uno gripo nostro; ma li fo [658] dà ajuto da quelli di l'isola e scapoloe. Li qual corsari par siano venuti in quelle aque per questa nave.
Di Napoli di Romania, di sier Domenego Malipiero, provedador, 26 septembrio. Come Camallì era andato a la volta di Teneno, e partito di Negroponte; questo per asegurar navilij con formenti intrino in streto, qualli è molestati da' navilij rodiani. Item, esser pur di là via di l'Arzipielago corsari fuora etc.
Dil Zante, di sier Antonio da Mulla, provedador. Zanze zercha quelle occorentie; 0 da conto. E dil sanzacho di la Morea stava mal; e questo, per le noze fate si à strachato etc., ut in litteris.
Di Roma, di l'orator Badoer. Coloquij con cardinali zercha Franza et Geler, et maxime con il cardinal ausensis, o ver Chiaramonte, ritornato di Franza.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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