Et domente si lexe ditte letere, si reduse el consejo di X et tolseno licentia di lezer al pregadi una letera di Napoli di Romania, di 27 septembrio, drizata ai cai di X, con gran credenze. Scrive il provedador, che di note vene uno santo di turchi e si fe' averzer; e anḍ secreto dal provedador, e li disse era venuto, da parte dil signor Soph́, a dirli che l'è amico di christiani, et vien a ruina dil turcho con grandissimo exercito, et vol ben a la Signoria per amor di San Marco, et che tien li soi evanzelij, et che l'à 'uto vitoria contra Alidulli, et non stima quel da la bareta verde, imo sedate le cosse; et che è do mexi, che l'è partido da lui, e venuto con grandissimo pericolo, fatossi da santo; e non vol tornar indriedo in Turchia, ma passar o a Rodi o a Syo; et [660] cusś lo messeno su una galia e part́. Item, disse che 'l tien, che l'exercito dil Soph́ sia zà intrato in la Natalia.
     
      Fu posto, per li savij, che atento la comunità di Verona voi far uno drezagno per mezo Zeveo, che li sia concesso l'alveo vechio di l'Adese in contracambio. Fu presa.
     
      Fu posto elezer 15 zentilomeni, come fu preso, quali aldeno le diferentie di Padova, con il clero, per le daje etc., ut in parte. Fu preso.
     
      Fu posto, per i consieri, che quelli sora il cotimo di Damasco et di Alexandria possino vegnir im pregadi, ancora fin a San Michiel proximo; et che quelli sarano electi in luogo di quelli compieno, se intendi poter venir. I quali sono, e fo cazà li soi parenti, sier Michiel di Prioli, sier Nicoḷ Venier, sier Tomà Mocenigo, sora il cotimo di Alessandria, sier Beneto Cabriel et sier Fantim Contarini.