Et fu presa: 46 di no, 99 de sì.
     
      Fu posto, per i savij, dar a domino Marco Masuro, leze a Padoa in greco, ha 60 fiorini, 40 di agumento a l'anno. Et fu presa: 25 di no.
     
      Fu posto, per sier Andrea Venier, savio dil consejo, certa sua opinion, di scriver in Franza, e azonzer a la letera presa alcune parole zercha la liga e alcuno sminuir etc., ut in parte, nescio quid. Li contradise sier Domenego Trivixam, el cavalier, procurator, savio dil consejo; et lui sier Andrea Venier li rispose. Andò la parte: ave 16 balote; et parlò molto longo.
     
      [1508 11 05]A dì 5. Da matina intrò do galie di Fiandra, zoè il capetanio, sier Andrea Bragadin, vien con bona fama; patroni, sier Zuam Paruta ti sier Jacomo Michiel, quondam sier Hironimo; la 3.a restò sora [662] porto, per non haver potuto libar, patron sier Nadalim Contarini, quondam sier Lorenzo, et intrò poi a dì 6 dito. Queste galie sono molto riche, per valuta ducati ...
     
      Da poi disnar fo gran consejo. Fato capetanio in Candia, in luogo di sier Christofal Moro, havia refudado; e rimase sier Alvixe Trivixan, cao di X, quondam sier Silvestro, el qual rimase in scurtinio, passò di una balota. Et fo soto, sier Bernardo Bembo, dotor et cavalier, fo podestà a Verona. Item, fo tolto di pregadi, zoè di la zonta, sier Francesco da Mosto, con titolo, per suo fiol. E lo fo scrito mal, diceva abreviato sier Franco da Mosto, et perhò per le leze non fo provato.
     
      [1508 11 06]A dì 6. Sier Lunardo Michiel, venuto governador di Otranto, fo in colegio; et referì, justa il consueto, in questi zorni.