Di Faenza, dil provedador, e di Ravena. In conformità, che il cardinal Castel di Rio era a Forlì, et provede e adata quelle cosse, poi si aspetta a Cesena, demum va a Roma. Lhoro stanno cum custodia, et cussì sta Rimano.
Fu posto certe taje a Verona, per una botega averta di note e tolto mercadantie per valuta di ducati ...; presa. Etiam una altra taja a Vicenza per morte di homo.
Fu posto, per i consieri, dar il possesso di uno beneficio di Santa Maria di ... al ..., qual è stà cesso per il cardinal Grimani etc. Presa.
Fu posto, per il serenissimo e 4 consieri, certa parte, intervenendo li frati di Santa Maria di la Scala di Milam, che hanno beneficij e chiesia a Cremona, che non pagino certi dacij di le robe intrano, contra una sententia fata per sier Polo Antonio Miani, podestà, et sier Polo Capelo, el cavalier, capetanio di Cremona, ai qual fo commesso tal causa etc., ut in parte. Contradise sier Pollo Capello, el cavalier, capetanio, cao di X, dicendo sia la sententia, e la terra è ordinata; li rispose sier Andrea Venier. Parlò poi per Marin Zorzi, dotor, sier Antonio Loredan, el cavalier, savio dil consejo, et poi sier Alvixe Pixani, savio a terra ferma. Et il principe, con li consieri, non volseno meter 0. Li savij messeno certe parte, ut in eis. Et sier Alvise di Prioli, savio a terra ferma, volse certa zonta et lui [682] avadagnoe; tandem fu preso scriver a Cremona ai rectori, intendeseno si al tempo di signori li pagava, et avisase la Signoria; altri voleva fosseno asolti fin ducati 25 di datio a l'anno etc.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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