Di Spagna, di l'orator, di primo novembrio et di XI, da Sibilia. Di certo duca, che non vene contra il re. Qual il re chiamò quello il governava, perchè era puto, e lo privò dil governo; unde ditto governador si partì di la terra, et poi la note etiam esso ducha fuzite, et insieme sono andati versso Portogallo; sì che si tien sarà qualche disturbo. Item, le galie nostre di Fiandra, capetanio sier [687] Agustim da Mulla, erano zonte a dì 30 octubrio a Cades, et Piero Navaro, capetanio di l'armata regia, li havea fato bona compagnia, tamen quel chiarante, che fo dannizato per nostri, et à ripresaja, li mostrò mal animo et malli signali, adeo scrive el capetanio, si lo 'l trovasse in mar li faria portar la pena. Item, il re dimostra esser amico di la Signoria, et voria si atendesse a far expeditiom contra infidelli et unirse li principi christiani.
Di Franza, di l'orator, più letere, di Orliens, et le ultime dì 29, da Bles. Come a dì 22 monsignor legato, cardinal Roan, intrò im Cambrai, prima intrato in li confini, con zercha cavali 2000; et che a dì 19, prima, era zonta madama Margarita. Il re di romani, era a Molines, si aspetava lì a Cambrai. Si tien si concluderà; il re dice vol viver in quieto, non vol più guerra, tamen esso orator scrive, che il re è cauto e atende a si.
Di Hongaria, di Vicenzo Guidoto, secretario, date, in Adria (sic), a dì 16 novembrio. Come il re, per la peste è a Buda, è reduto a Postoma, e lui secretario lì; et che 'l re picolo sta in castello. Il re vechio va pur fuori per la terra, tamen il cardinal ystrigoniense, e altri prelati e baroni, è a la corte, voriano el venisse lì in Adria (sic), per dubito di la peste, qual fa gran moto lì intorno etc.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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