Poi parlò sier Francesco Trun, consier, qual messe diferir, et che 'l consejo sia chiamà venere o sabado a questo effetto, et quelli di colegio vengeno con le sue opinion di riformar le zente d'arme etc. Poi parlò sier Zuan Paulo Gradenigo, stato podestà a Brexa, l'opinion dil Trun, dicendo è bon riformar le zente prima e la limitation etc. Parlò sier Alvise da Molim, savio dil consejo, per la parte; poi sier Zorzi Corner, el cavalier, qual ave gran audientia, dicendo non è da dar canna busa al signor Bortolo, perhò che i danari non hè, la limitation è granda, e non è tanta pressa; et che l'avia auto una letera dil signor Bortolo lui sopra questo; e pur che l'habbi una camera ferma et bona, el non vuol altro, et è bon pagar quelli ne serve ben. Or tutti d'acordo introno in l'opinion dil Trun de indusiar, et vegnir al consejo. Et questa ave tutto il consejo.
     
      [1508 12 13]A dì 13. Fo gran consejo. Et fo leto la parte, presa a dì 5 im pregadi, zercha il pagar il quarto a le cazude quelli sono debitori; et questo fato a notitia di tutti fin 1/2 zener.
     
      [1508 12 14]A dì 14. Fo consejo di X con zonta.
     
      [1508 12 15]A dì 15. Colegio di savij ad consulendum di le zente d'arme e limitation.
     
      [1508 12 16]A dì 16. Fo pregadi, justa la parte presa, et pena imposta. Et fo leto le infrascripte lettere:
     
      Di Cremona, scrive sier Zacaria Contarini, el cavalier. Di una letera li ha mandato il general di Landriano da Trento, il sumario scriverò poi. Item, essi rectori scrisseno l'opinion lhoro zercha li frati di Santa Maria di la Scala di Milan, si dieno pagar o ver non.