Dil dito, di 13 et 14, da Bles. Come a dì 13 monsignor Rubertet li disse, da parte dil re, che l'acordo era fato a dì 9 e concluso la paxe. E dimandato l'orator il modo, et con chi, e li capitoli, dise: Ben lo saverè, sarà ben di la Signoria; ma non disse altro, solum il re nominerà la Signoria etc. Unde a dì 14 da matina, hessendo il re andato fuora mia X, a uno vilazo, a piacer, chiamato ... esso orator cavalchò da soa majestà tanto per tempo, che zonse a hora di messa. Et il re li fe' dir non si partisse, che 'l disneria lì e poi li parleria; e cussì disnò con i zamberlani, i qual è monsignor di Foys et il duca di Calabria, fo fiol dil re Fedrico, [696] e altri. Or poi disnar fo dal re, el qual li disse di la conclusion di l'acordo a Cambrai, e non è si no ben per la Signoria; ma non li disse altro, solum non sarà mal per niun; e che 'l vol mantenir la lianza con la Signoria etc., pur diceva: La vostra trieva mi à fato spender assa' danari. Item, che l'investitura di Milan l'averà, ma li costerà ducati 200 milia. Et per le altre letere se intese, il re di romani voleva questi per conto nuovo, et 80 milia li restava dar re Carlo; et scrive altre parole, ut in litteris. Et nota, la terra non li piacque questo acordo, per dubito non siano capitoli contra di nui.
Fu posto, per i consieri, far salvoconduto a sier Piero Tiepolo, quondam sier Pollo, vien di Londra, per mexi 6, per soi creditori, acciò el contenta a lo acordo fu preso in pregadi, ut patet. E fo presa.
Fu posto, per li diti, dar il possesso di certo arzipresbitera' di Padoa a domino Filipo Bernardo, prothonotario, quondam sier Alvise, per la sua reserva, vacado per la morte di domino Thadio Querini.
| |
I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
|
|
Bles Rubertet Signoria Signoria Foys Calabria Fedrico Cambrai Signoria Signoria Milan Carlo Piero Tiepolo Pollo Londra Padoa Filipo Bernardo Alvise Thadio Querini
|