Et de occurentiis.
Di Roverè, di sier Bortolo Dandolo, podestà. Come a Trento si vocifera, che 'l re di romani, poi ch'è sequito la paxe con Franza, vegnirà contra venitiani. Item, si prepara lanze et altro, adeo è qualche motion di guerra; et si fa una dieta.
Di Trieste, di sier Francesco Capello, el cavalier, provedador. Zercha li triestini, qualli hanno mal animo; et quello intende etc.
Di Udene, di sier Andrea Loredan, luogotenente. Come à, che in Lubiana si fa qualche movesta di zente, non perhò da conto; ma si vocifera sarà guerra, e il re vol recuperar le sue terre. Et altri avisi, ut in litteris.
Fu fato scurtinio di uno savio a terra ferma, in locho di sier Hironimo Capello, à refudà, sier Alvise Emo, fo cao dil consejo di X, quondam sier Michiel; soto, sier Lorenzo Capello, è di pregadi, quondam sier Zuan, procurator. E intrò.
Fu posto, per i savij tutti d'acordo, armar galie XV, videlicet 4 bastarde qui, e farli uno capetanio, qual possi esser electo di ogni oficio, et armar 4 galie per 6 mesi qui, et 3 di refusura, et 4 in Candia. Ave tutto il consejo.
Fu posto, per li savij, mandar arsilij in Levante, a tuor 500 stratioti, atento le occorentie presente. Fo disputation sier Antonio Trun, procurator, messe indusiar; li rispose sier Lunardo Mocenigo, savio dil consejo. Andò la parte: 9 fo di l'indusia, el resto di savij; e questa fu presa.
Fu posto, per li savij, certa exention a domino Renato di Triulzi, fradello di missier Zuan Jacomo, di alcune possession à sul cremonese, havia a tempo dil signor Lodovico.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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