Et leto queste letere, fo licentià del pregadi li papalista; e tamen nium vi era, che sono in numero zercha ..., perchè sapeano dover star serati, et perhò non veneno im pregadi.
Di Goricia, di sier Piero Venier, provedador; di Trieste, di sier Francesco Capello, el cavalier, provedador; di Udene, di locotenente, sier Andrea Loredan, e altri lochi. In conformità. Scriveno relation abute, come vien lanze, balote e altre cosse bellice a li confini. Di zente non si vede movesta fin qui, ma si vocifera, ch'è questo acordo fato con il re di Franza e 'l re di romani; che 'l re vol vegnir con arme omnino a incoronarsi e ai danni di la Signoria e recuperar le sue terre; et di la dieta si fa a Bolzam per aver danari etc.
Da Milam, dil Charoldo, secretario. Come li Rossi e Torelli sono intrati in stato. Et missier Zuan Jacomo è pur a Milan; si parla variamente, et si aspeta quello sarà etc.
Di Milan, di 14. Che a dì 13 domino Agustin Semenza era zonto lì, e se ne va in Alemagna. Et li oratori di sguizari sono stà expediti da Belenzona, quali dimandavano poter spender le sue monete in el ducato di Milan, di le carata e bontà di le regie di Franza. Item, di la morte, a dì 13, dil signor Antonio Maria San Severino, di mal di ponta, in zorni 5. Item, missier Galeazo Visconte ha maridato una sua fia in missier Piero Posterla, di primi zoveni di Milano. Item, che hessendo andato el podestà di Crema a l'abazia di Cereto, et fato partir li monaci rescidenti de lì, et posto in dito loco alguni provisionati, tuto Milan ha mormorato.
| |
I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
|
|
Goricia Piero Venier Trieste Francesco Capello Udene Andrea Loredan Franza Signoria Bolzam Milam Charoldo Rossi Torelli Zuan Jacomo Milan Milan Agustin Semenza Alemagna Belenzona Milan Franza Antonio Maria San Severino Galeazo Visconte Piero Posterla Milano Crema Cereto Milan
|