Presa.
Fu posto, per i savij o ver consieri, atento che sier Alvise Grimani, qual doveva andar locotenente in la Patria di Friul, et è pasato il tempo et non vol andar et à refudato, e perchè sier Andrea Loredan, locotenente lì, è malato, che 'l primo gran consejo si elezi in loco suo, con condition rispondi termene zorni 3, et parti zorni XV da poi acetado. Et fo presa: 47 di no, 130 di sì.
Fu posto, per i savij ai ordeni, atento li bisogni occorenti è bon armar, come fu preso, perhò di ogni dinar di la Signoria, e di la tansa e decime, sia tolto li danari bisogna, et si atendi ad armar dite galie. Contradise sier Marin Zorzi, dotor, savio a terra ferma, dicendo tolesse li danari deputadi a l'armar, e non questi, i qual è per li bisogni di le cosse di terra. Li rispose sier Piero Antonio Morexini, savio ai ordeni. Andò la parte, et non fo presa; sì che la terra vuol atender a la terra.
Fu posto, per sier Andrea Venier, savio dil consejo, atento le occorentie presente, mandar a tuor 1000 zagadari zimaroti etc., ut in parte. Item, 1000 arzieri su l'isola di Candia. Contradise sier Marin Zorzi, dotor, sopradito, dicendo quelli non son boni in Italia etc.; rispose sier Andrea Venier. Parlò poi sier Piero Duodo, consier, dicendo non è da mover pro nunc li arzieri di Candia, per esser Rodi propinquo, e 'l gran maistro è nepote dil cardinal Roam etc. Poi parlò sier Polo Valaresso, è di pregadi, laudando la parte di zimaroti et zagdari etc., adeo li savij d'acordo messeno di mandar a tuor li 1000 zagdari e zimaroti, e fo rimosso di la parte li arzieri di Candia.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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