Et tutta la terra stava in aspetation di due cosse: l'una, di Roma, che 'l papa fazi liga con nui; et l'altra, che 'l marchexe di Mantoa vengi a nostro soldo, al qual è sier Carlo Valier andato, come ho scripto di sopra.
Li formenti cresseteno et il monte novo caloe a ducati 90, che soleva valer ducati 100; tamen la terra è disposta ajutarsi, et fanno il tutto.
Da poi disnar, justa il solito, per esser la vezilia di la Madona, il principe andò per terra a vesporo a Santa Maria Formoxa, con bavaro, per il coroto di la neza; che soleva in tal zorno portar manto d'oro e bianco. Era sollo uno orator, lo yspano, domino Filippo Ferre, perchè al presente non vi è altri, perchè l'orator di Ferara è andato a Ferrara per sue fazende, et dia ritornar presto. Portò la spada sier Polo Valaresso, va retor e provedador a Cataro; fo suo compagno sier Almorò Donado, quondam sier Piero, da Sam Pollo.
Da poi vesporo fo consejo di X. Et feno 3 di la zonta, in locho di 3 consieri intrati: sier Antonio Trum, procurator, sier Marco Bolani et sier Zorzi Emo. Et questa è zonta nuova sopra le presente materie, la qual sarà notada di soto.
Vene letere di Roma, di 28, di oratori nostri, Pixani e Badoer. 0 da conto. Li qual non haveano ancora ricevuto le nostre letere, che dovesseno parlar al papa in materia di le occorentie presente. Ma a bocha, il corier scontrò Tajagolla, corier, con le letere, in quella matina che si partì, mia 8 lontan di Roma; sì che di horra in horra si aspetta la risposta. Et il Badoer, che doveva repatriar per hordine di la Signoria nostra, restava lì, perchè il Pixani successor era alquanto risentito.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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