Dice, il re à cressudo al marchese fino 300 lanze, zoè li dà le 50 havia il signor Antonio Maria San Severino noviter morto; et fin 8 dì si aspetta a Milan il gran maistro et domino Antonio Maria Palavexim. Et il marchese di Mantoa, che teniva prima le poste sul teritorio cremonese per Milan, horra le ha tirate e poste di là di Po su quel dil re di Franza. Item si dice, il re ha promesso al papa 12 milia vasconi, li qual li conduce per mar in Riviera di Zenoa. Item, à fato far cride, non si possi trar dil stado di Milan, per condur ne le terre di la Signoria, cavali e armadure di alguna sorte, animali de carne, ni biava alcuna. Item, che tute le biave da cavalo siano condute a Piasenza, dove zà è zonto li ferieri dil re, zoè maestri de li alozamenti dil re, i qual hanno segnato alozamenti lì per 400 lanze, e si prepara per gran numero di fantarie. Li Palavesini meteno in hordine algune ganzare, da 16 et 20 remi per una. Item, essi rectori scriveno, il castello vol per guarda 1000 provisionati.
     
      Letera di 31. Come, per letere dil Caroldo, di Milam, di 30, è avisà, che il signor Zuan Jacomo li havia dito, che un astrologo valente homo havea fato juditio, che la Signoria farà liga con gran [739] principi, et haverà molti degni capetanij, et che tandem la se preserverà illesa; et che 'l non era de ziò da dubitar, per esser la justitia dal canto nostro; et che francesi non se pono doler de le trieve, imperhò che la illustrissima Signoria non è obligata nisi per le cose de Italia; et se ben l'avesse possuto far qualche apiazer, et non l'habbi fatto, per questo la non è manchata de la obligatione, incargando missier Zufrè Carlo et el legato, quale è causa de tutti questi movimenti, per el desiderio l'à de ritrovarse con arme de Italia, sperando exequir i suo' desegni, tutti tendenti al pontifice.