Poi disse, la Signoria faria ben darne il vescoa' di Vicenza a San Piero in Vincula e l'abazia di Cereto etc. Et li oratori risposeno, adesso si agitava tutto il stato e non queste cosse, e si atendesse a le cosse mazor, che tutto si adateria. Poi scrive coloquij abuti col cardinal Pavia etc., ut in litteris. Item, il papa si vol partir e andar a Civita Vechia, e vol far zente.
Fu posto, per li savij, che i lochi comprati im brexana per il signor conte di Pitiano, qual à pregato la Signoria, li fazino exempti per autorità dil senato, cussì sia fato. Et fu presa.
Fu posto, per il serenissimo e consieri e savij, atento do citadini di primi di Cremona, uno Sfondrà et ..., habino gran discordia e lite insieme, e sia seguito occision etc., et si minazano, i qualli sono in questa terra a lite, che damatina in colegio siano chiamati, e amoniti per il serenissimo, che se de caetero tra lhoro farano parole, quella parte che comenzerà debbi dar ducati 1000 a l'altra, et seguendo sangue, over occision, la parte che ofenderà sia bandizà im perpetuo di terre e luogi di la Signoria nostra, e tutti li soi beni sia di la parte offesa etc., ut in parte. Fu presa; e cussì exequito.
Fu posto, per li savij ai ordeni, che le nave siano licentiade, che sono per Levante; ma la Morexina, [761] che va im Ponente, sia suspeso l'andata, atento vadi con gran pericolo. Parlò sier Beneto Dolfim, è sora la sanità, dicendo averla nolizata per Ponente etc.; li rispose sier Piero Antonio Morexini, savio ai ordeni.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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