Parlò poi sier Baptista Boldù, savio ai ordeni, qual messe di diferir. Et andò le do parte; et fo preso la indusia di questa nave sola Morexina per Ponente, ma ben che le altre poteseno andar in Levante; etiam questa, volendo, vadi.
     
      Fo posto altre partesele, et non da conto.
     
      Fo posto le opinion di savij di scriver a Roma, d'acordo. Parlò contra sier Zorzi Emo; rispose sier Lunardo Mozenigo, savio dil consejo. Parlò poi sier Alvise di Prioli, quondam sier Piero, procurator, fo savio a terra ferma. Poi sier Antonio Trun, procurator, qual messe indusiar. Ultimo parlò il principe, el qual con li consieri volse la letera di savij, con certa zonta dil vescoado di Vicenza e abatia di Ceredo etc. Et questa fu presa di largo, e comandà gran credenze.
     
      Fu posto prima, per tutto il colegio, dar il possesso dil canonicha' di Padoa, fo di domino Tadeo Querini, a domino Piero Lipomano, di sier Hironimo, cussì volendo il papa. Et fu preso.
     
      Noto. A dì 22 dito partì di qui sier Zuan Paulo Gradenigo, va luogotenente in la Patria di Friul, expedito juxta la parte.
     
      Item, fono per colegio deputati do contestabeli a Famagosta, Marco Fanton con fanti 100, et Piero Francesco, capetanio di l'avogaria, con 50.
     
      Item, la praticha dil marchexe di Mantoa è messa in man dil conte di Pitiano, che sono amici; ni altri se impazano, ni sier Carlo Valier, ni don Zuan Corner, fo abate a San Zorzi etc.
     
      [1509 02 23]A dì 23. Da poi disnar fo consejo di X con la zonta, et veneno zoso a hore 1 1/2. Fonno, ut dicitur, su danari.