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      Nelli quali però era tanta semplicità et ignoranza delle buone lettere, che non erano atti a communicar la loro dottrina ad altre persone, oltre che erano posti in cosí sinistro concetto d'impietà et oscenità appresso gli vicini, che non vi era pericolo che la contagione potesse passar in altri.
      In alcuni cantoni ancora di Boemia vi erano alcuni pochi della medesima dottrina, reliquie pur degli stessi, dalli boemi chiamati picardi, li quali per la stessa ragione non era da dubitare che potessero aumentarsi.
      Nell'istesso regno di Boemia erano li seguaci di Giovanni Hus, che si chiamavano calistini overo sub utraque, li quali, fuori che in questo particolare che nella santissima communione ministravano al popolo il calice, nelle altre cose non erano molto differenti dalla dottrina della Chiesa romana. Ma né questi venivano in considerazione, cosí per il loro picciol numero, come perché mancavano di erudizione, né si vedeva che desiderassero communicar la loro dottrina, né che altri fossero curiosi d'intenderla.
      Vi fu ben qualche pericolo di schisma. Perché, avendo Giulio II atteso piú alle arti della guerra che al ministerio sacerdotale et amministrato il pontificato con eccessivo imperio verso li prencipi e cardinali, aveva necessitato alcuni di essi a separarsi da lui e congregar un concilio. Al che aggiongendosi che Luigi XII, re di Francia, scommunicato dallo stesso pontefice, gli aveva levato l'obedienza e si era congionto con li cardinali separati, pareva che potesse passar questo principio a qualche termine importante.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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