Dicevano che nelle cose della fede non conviene trascurare cosa minima, né differire un punto la provisione, la quale, sí come è facilissima prima che il male prenda radice, cosí quando è invecchiato riesce tarda; che Arrio fu una minima scintilla che con facilità sarebbe stata estinta, e pure abbruciò tutto il mondo; che averebbero a quell'ora fatto altretanto Giovanni Hus e Gieronimo da Praga, se dal concilio di Costanza non fussero stati oppressi nel principio. In contrario Leone era pentito di tutte le azzioni fatte da lui in queste occorrenze e piú di tutto del breve delle indulgenze mandato in Germania, parendogli che sarebbe stato meglio lasciar disputare i frati tra di loro e conservarsi neutrale e riverito da tutte le parti, che, col dichiararsi per una, costringer l'altra ad alienarsi da lui; che quella contenzione non era tanto gran cosa, che non bisognava metterla in riputazione, e che mentre sarà tenuta per leggiera pochi ci pensaranno, e se il nome pontificio non fosse entrato sino allora dentro, averebbe fatto il suo corso e sarebbe dileguata.
[Condannazione di Lutero a Roma]
Con tutto ciò, per le molte instanze de' prelati di Germania, delle università che, interessate per la condanna, ricercavano l'autorità pontificia per sostentamento, e piú per le continue importunità de' frati di Roma, venne in risoluzione di ceder all'opinione commune. E fece una congregazione di cardinali, prelati, teologi e canonisti, alla quale rimesse intieramente il negozio. Da quella con grandissima facilità fu concluso che si dovesse fulminar contra tanta impietà; ma furono discordi i canonisti dalli teologi, volendo questi che immediatamente si venisse alla fulminazione, e dicendo quelli che fosse necessario precedesse prima la citazione.
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