Si ricordasse ch'Innocenzo III con tale mezo oppresse felicemente gli albigesi di Linguadoca et i pontefici seguenti non con altri modi estinsero in altri luoghi i valdesi, piccardi, poveri di Lione, arnaldisti, speronisti e patarini, sí che al presente resta il solo nome. Non essere per mancare prencipi in Germania, i quali (concedendo loro la Sede apostolica d'occupare lo Stato de' fautori de' luterani) debbano avidamente ricevere la condizione, e facendo loro seguito de popoli con le indulgenze e remissioni a chi anderà a quel soccorso. Li considerò anco il cardinale che non era da pensare alli moti di religione in Germania come se non vi fosse altro pericolo imminente alla Sede apostolica, perché soprastava la guerra d'Italia, cosa di maggior pericolo, alla quale era necessario applicare principalmente l'animo: nel maneggio della quale, se si ritrovasse senza nervo, che è il danaro, potrebbe ricevere qualche notabil incontro, e nissuna riforma potersi fare la quale non diminuisca notabilmente l'entrate ecclesiastiche, le quali avendo 4 fonti, uno temporale, le rendite dello Stato ecclesiastico, gli altri spirituali, l'indulgenze, le dispense e la collazione de' beneficii, non si può otturar alcuno di questi, che le entrate non restino troncate in un quarto.
Il papa, conferendo questi discorsi con Gulielmo Encourt, che poi creò cardinale, e Teodorico Hezio, suoi familiari e confidentissimi, affermava essere misera la condizione de' pontefici, poiché vedeva chiaro che non potevano far ben neanco volendo e faticandosene, e concluse che non era possibile inanzi l'espedizione che doveva far in Germania mandar ad effetto alcun capo di riforma, e che bisognava che si contentassero di credere alle sue promesse, le quali era risoluto di mantenere, quando anco avesse dovuto ridursi senza alcun dominio temporale et anco alla vita apostolica.
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