E perché la Germania avea consentito al pagamento delle annate, con condizione che s'impiegassero nella guerra contra i turchi, e ch'essendo state tanti anni pagate, né mai convertite in quel uso, pregavano il pontefice che per l'avvenire non avesse la corte romana cura d'essigerle, ma fossero lasciate al fisco dell'Imperio per le spese di quella guerra. Et a quello che Sua Santità ricercava conseglio de' mezi con i quali si potesse ovviar a tanti inconvenienti, risposero che dovendosi trattar non di Lutero solo, ma tutt'insieme d'estirpar molti errori e vizii radicati per invecchiata consuetudine con diversi rispetti, da chi per ignoranza, da chi maliziosamente difesi, nissun altro rimedio giudicavano piú commodo, efficace et opportuno che se la Santità Sua, con consenso della Maestà Cesarea, convocasse un concilio pio, libero e cristiano quanto piú presto fosse possibile, in un luogo conveniente in Germania: cioè in Argentina, in Mogonza, in Colonia, overo in Metz, non differendo la convocazione piú d'un anno, e che in quel concilio a ciascheduno, cosí ecclesiastico, come secolare, fosse concesso di poter parlare e consegliare a gloria di Dio e salute dell'anime, non ostante qualonque giuramento e obligazione. Il che tenendo dovere esser esseguito da Sua Santità con prontezza e celerità, né volendo restar di far al presente quelle megliori provisioni che possibili siano per il tempo intermedio, aveano deliberato di procurar con l'elettore di Sassonia che i luterani non scrivessero né stampassero altro, e che per tutta Germania i predicatori, tacciute le cose che potevano muover tumulto popolare, dovessero predicar sinceramente e puramente il santo Evangelio secondo la dottrina approvata dalla Chiesa, non movendo dispute, ma riservando sino alla determinazione del concilio tutte le controversie.
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