Che i vescovi deputassero uomini pii e letterati per sopraintender a predicatori, informarli e correggerli, ma in maniera che non si potesse sospettare che fosse per impedire la verità evangelica: che per l'avvenire non si stampi cosa nuova, se non veduta e riconosciuta da uomini di probità e dottrina: sperando con questi mezi d'ovviare a tumulti, se la Santità Sua farà la debita provisione a gravami et ordinarà un libero e cristiano concilio, sperando che cosí i tumulti si quietarebbono e la maggior parte si ridurebbe a tranquillità. Perché gli uomini da bene aspettarebbono senza dubbio la deliberazione del concilio, quando vedessero che si fosse per celebrare presto. Quanto ai preti che si maritavano e religiosi che ritornavanoal secolo, perché nelle leggi civili non vi era pena, pensavano che bastasse se fossero puniti dalli ordinarii con le pene canoniche. Ma se commetteranno alcuna sceleratezza, il prencipe overo podestà, nel territorio de' quali falliranno, lor dovrà dare il debito castigo.
[Poco gusto d'esso noncio]
Il noncio non restò sodisfatto di questa risposta e venne in risoluzione di replicare. E prima, quanto alla causa, perché non si fosse esseguita la sentenza del papa e l'editto dell'imperatore contra Lutero, disse non sodisfare la ragione allegata che si fosse restato per fugir i scandali, non convenendo tolerar il male acciò ne venga il bene e dovendo tenere piú conto della salute dell'anime che della tranquillità mondana. Aggionse che non si dovevano scusar i seguaci di Lutero colli scandali e gravami della corte romana, perché, se ben fossero veri, non però si doveano partire dall'unità catolica, ma piú tosto sopportar pazientissimamente ogni male.
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Santità Sua Lutero Lutero
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