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      Perilché venne in speranza che, se li detti fossero riformati, i tedeschi facilmente s'averebbono lasciato indur a tacere per allora per quello che toccava a Roma, e con questa medesima riforma averebbe divertito la trattazione del concilio. Per tanto giudicò bene spedir subito un legato di prudenza et autorità alla dieta che si doveva celebrar di là a 3 mesi in Noremberga, con instruzzione di caminar per le sopradette vie; e sopra tutte le cose dissimular di sapere le proposizioni fatte da Adriano e le risposte dateli, per non riceverne qualche pregiudicio nelle trattazioni sue e per poter procedere come in re integra.
      Il legato fu Lorenzo Campeggio, cardinal di Santa Anastasia; il quale, gionto nella dieta, dopo aver trattato diverse cose con alcuni particolari per disponer il suo negoziato, parlò anco in publico, dove disse sentir molta maraviglia che tanti prencipi, e cosí prudenti, potessero sopportare che fosse estinta et abolita la religione, i riti e ceremonie nelle quali essi erano nati et educati, et i loro padri e maggiori morti, senza considerare che tal novità tendesse alla ribellione del popolo contra i magistrati. Che il pontefice, non mirando ad alcun interesse suo, ma paternamente compatendo alla Germania, incorsa in spirituali e temporali infermità e soggetta a maggiori pericoli imminenti, l'aveva mandato per trovar modo di sanar il male. Non esser intenzione della Santità Sua di prescriver loro cosa alcuna, né meno di voler che a lui fosse prescritta, ma ben di consegliar insieme i rimedii opportuni, concludendo che se fosse rifiutata da loro la diligenza della Santità Sua, non sarebbe poi ragionevole rivoltar colpa alcuna sopra di quella.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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