Concesse pertanto in fine dell'anno l'imperatore che il pontefice fosse liberato con questa condizione, che non gli fosse contrario nelle cose di Milano e Napoli, e per sicurità di ciò gli mettesse in mano Ostia, Civitavecchia, Civita Castellana e la rocca di Forlí, e statichi Ippolito et Alessandro suoi nepoti; gli concedesse la cruciata in Spagna et una decima delle entrate ecclesiastiche di tutti i suoi regni. Conclusa la liberazione e ricevuta facoltà di partir di Castello il dí 9 decembre, non si fidò d'aspettar quel tempo, ma ne uscí la notte degli 8 con poca scorta in abito di mercante, e si ritirò immediate a Monte Fiascone, e poco fermatosi, di là passò ad Orvieto.
[In questi turbamenti la religione s'altera in svizzeri e luoghi vicini]
Mentre i prencipi tutti stavano occupati nella guerra, le cose della religione andavano alterandosi in diversi luoghi, dove per publico decreto de' magistrati e dove per sedizione popolare. Imperoché Berna, fatto un solenne convento e de' suoi dottori e de' forestieri, et udita una disputa di piú giorni, ricevé la dottrina conforme a Zurich; et in Basilea, per sedizione popolare, furono ruinate et abbrugiate tutte le imagini e privato il magistrato, et in luogo di quello creati altri e stabilita la nuova religione. E dall'altro canto si congregarono 8 cantoni, quali nelle terre loro stabilirono la dottrina della Chiesa romana, e scrissero una longa essortazione a' bernesi confortandogli a non far mutazione di religione, come cosa che non può aspettar ad un popolo o ad una regione, ma al solo concilio di tutto il mondo.
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