Pagina (133/1561)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
     
      [Cesare si querela col papa del suo obliquo procedere nel fatto del concilio]
     
      Ma tornando in Germania, Cesare, quando ebbe aviso del negoziato dal noncio Rangone in Germania nella materia del concilio, scrisse a Roma dolendosi che avendo egli promesso il concilio alla Germania e trattato col pontefice in Bologna nel modo che conveniva tenere con i prencipi di Germania in questo proposito, nondimeno dalli noncii di Sua Santità non fosse stato negoziato nella maniera convenuta, ma s'avesse trattato in modo che i protestanti riputavano esser stati delusi; pregando in fine di voler trovar qualche modo per dar sodisfazzione alla Germania. Furono lette in consistorio il dí 8 giugno le lettere dell'imperatore, e perché poco inanzi era venuto aviso che il lantgravio d'Assia aveva con le armi levato il ducato di Vittemberg al re Ferdinando e restituitolo al duca Ulrico, legitimo patrone, perilché anco Ferdinando era stato sforzato a far pace con loro, per questa causa molti de' cardinali dissero che, avendo i luterani avuta una tal vittoria, era necessario dargli qualche sodisfazzione e non proceder piú con arti, ma, venendo all'essecuzione, fare qualche dimostrazzione d'effetti; massime che, avendo Cesare promesso il concilio, finalmente bisognava che la promessa fosse attesa; e se dal pontefice non fosse trovato il modo, era pericolo che Cesare non fosse constretto condescendere a qualche altro di maggior pregiudicio e danno della Chiesa. Ma il pontefice e la maggior parte de' cardinali vedendo che non era possibile far condescender i luterani ad accettar il concilio nella maniera che era servizio della corte romana, e risoluti di non voler sentir parlar di farlo altrimenti, vennero in deliberazione di risponder a Cesare che molto ben conoscevano l'importanza de' tempi e quanto bisogno vi era d'un concilio universale, quale erano prontissimi d'intimare, purché si potesse celebrar in modo che producesse i buoni effetti, come il bisogno ricerca; ma vedendosi nascer nuove discordie tra lui et il re di Francia, e varie dissensioni aperte tra altri prencipi cristiani, era necessario, che quelle cessassero e gli animi si riconciliassero prima che il concilio si convocasse.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





Cesare Germania Cesare Rangone Germania Roma Germania Bologna Germania Sua Santità Germania Assia Vittemberg Ferdinando Ulrico Ferdinando Cesare Cesare Chiesa Cesare Francia