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      Fecero quei prelati la raccolta secondo il commandamento del pontefice, e la ridussero in scritto.
      Proposero nel principio, per fonte et origine di tutti gli abusi, la prontezza de' pontefici a dar orecchie alli adulatori e la facilità in derogare le leggi, con la inosservanza del commandamento di Cristo di non cavar guadagno delle cose spirituali; e descendendo a particolari, notarono 24 abusi nell'amministrazione delle cose ecclesiastiche, e 4 nel governo speciale di Roma; toccarono l'ordinazione di clerici, la collazione di beneficii, le pensioni, le permutazioni, li regressi, le reservazioni, la pluralità di beneficii, le commende, la residenza, le essenzioni, la deformazione dell'ordine regolare, la ignoranza de' predicatori e confessori, la libertà di stampare libri perniciosi, le lezzioni, la toleranza de' apostati, i questuarii; e passando alle dispensazioni, toccarono prima quella di maritare gli ordinati, facilità di dispensare matrimonii ne' gradi proibiti, la dispensa a' simoniaci, la facilità nel conceder confessionali et indulgenze, la dispensazione de' voti, la licenza di testare de' beni della Chiesa, la commutazione delle ultime volontà, la toleranza delle meretrici, la negligenza del governo delli ospedali, et altre cose di questo genere, trattate minutamente, con esporre la natura degli abusi, le cause et origine loro, le consequenze dei mali che portano seco, i modi di rimediarvi e conservar il corpo della corte per l'avvenire in vita cristiana: opera degna d'esser letta, che se la sua longhezza non avesse impedito, meritava esser registrata di parola in parola.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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