Che vi sono molte altre lecite et oneste vie con le quali le cose di Germania si possono ridurre, essendo preparato il papa, secondo la qualità delle sue forze, di non mancargli mai di tutti gli aiuti possibili. E quando Sua Maestà vi metterà pensiero, troverà non potersi approvare questi capitoli, che tutta Germania non si faccia luterana, il che sarebbe un levar a lei tutta l'autorità, perché la loro setta esclude ogni superiorità, predicando sopra ogni altra cosa la libertà, anzi licenza. Mettesse in considerazione a Cesare d'accrescere la lega catolica e levar a' luterani gli aderenti il piú che si potesse, mandando quella maggior quantità de' danari in Germania che fosse possibile per prometterne e darne anco con effetto a chi seguisse la lega catolica. Che sarebbe anco bene, sotto titolo di cose turchesche, mandare qualche numero di gente spagnola o italiana in quelle parti, tratenendola nelle terre del re de' Romani. Che il pontefice risolveva di mandare qualche persona a prencipi catolici con danari per promettere e per gratificare quelli che saranno a proposito per le cose sue. Confortasse Cesare a far un editto simile a quello che il re d'Inghilterra aveva fatto nel suo regno, facendo seminare anco destramente che Sua Maestà avesse maneggio col detto re per farlo ridurre all'ubedienza pontificia. Diede anco il pontefice commissione allo stesso Montepulciano di dolersi con Cesare che la regina Maria, governatrice de' Paesi Bassi, sua sorella, segretamente prestasse favore alla parte luterana, che gli mandasse uomini a posta; che quando si era per stabilire la lega catolica ella scrisse all'elettor di Treveri che non v'entrasse, e cosí fu impedita quella santa opera; che impedí monsignore di Lavaur, oratore del re di Francia, dall'andar in Germania per consultare col re de
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