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      Cesare, passando per Francia, andò a' Paesi Bassi per accommodare quelle sedizioni, e Ferdinando andò a ritrovarlo: dove uno de' principali negozii conferiti da ambedue fu il trovar componimento alle cose della religione in Germania. Del che essendosi trattato nel consiglio di Cesare con molta accuratezza, pareva che tutti inclinassero ad instituire un colloquio sopra questa materia.
      Essendo ciò penetrato alle orrecchie del Farnese che si trovava ivi legato et aveva accompagnato Cesare per il viaggio, il qual cardinale, se ben giovene di sotto gli 20 anni, aveva però in compagnia molte persone di maneggio, e tra gli altri Marcello Cervino, vescovo di Nicastro, il quale, dopo fatto papa, fu chiamato Marcello II, si oppose a questa deliberazione, trattando con Cesare e con Ferdinando e con tutti quelli del conseglio, mettendo in considerazione che molte volte era stato trattato co' protestanti di concordia, incomminciando già 10 anni nella dieta d'Augusta, né mai s'aveva potuto concludere cosa alcuna; e quando ben fosse stata trovata e conclusa qualche concordia, sarebbe riuscita vana e senza frutto, perché i protestanti mutano alla giornata opinione, non seguendo una dottrina certa, avendo sino contravenuto alla loro propria confessione augustana; che sono lubrichi quanto le anguille; si mostravano prima desiderosi che gli abusi et i vizii fossero levati, ora non vogliono piú il pontificato emendato, ma estinto, et estirpata la Sede apostolica et abolita ogni giurisdizzione ecclesiastica.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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