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      Cristo solo è capo della Chiesa; Paulo, Apollo e Ceffa sono ministri d'essa. Che qual cosa possino aspettar da Roma, la disciplina che vi si osserva già tanti secoli e la tergiversazione al celebrare un legitimo concilio lo mostrano.
      Ma Cesare, dopo longa discussione, a 28 di luglio fece il recesso della dieta, rimettendo ogni azzione del colloquio al concilio generale o alla sinodo nazionale di Germania, overo ad una dieta dell'Imperio. Promise d'andare in Italia e di trattar col pontefice del concilio, il quale non potendo ottenere, né generale, né nazionale, tra 18 mesi intimerebbe una dieta dell'Imperio per assettare le cose della religione, operando che il pontefice vi mandi un legato. Commandò a' protestanti di non ricevere nuovi dogmi, se non i concordati, et a' vescovi, che riformassero le loro chiese. Commandò che non fossero destrutti li monasterii, né occupati li beni delle chiese, né sollicitato alcuno a mutare religione. E per dar maggior sodisfazzione a' protestanti aggionse che, quanto a dogmi non ancora accordati, non gli prescriveva cosa alcuna; quanto a monasterii de' monachi, che non si dovevano destruggere, ma ben ridurli ad una emendazione pia e cristiana; che i beni ecclesiastici non si dovessero occupare, ma fossero lasciati a' ministri, senza avere risguardo di diversità di religione; che non si possa sollecitar alcuno a mutare religione, ma ben potessero essere ricevuti quelli che spontaneamente vorranno mutarla. Sospese ancora il recesso d'Augusta, quanto s'aspetta alla religione et alle cose che da quello derivano, sino che nel concilio o in dieta le controversie fossero determinate.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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