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      Imperoché al lateranense precedente era intervenuto il pontefice in persona; inanzi quello, al fiorentino, parimente intervenne Eugenio IV; il costanziense, dove fu levato il schisma, ebbe il suo principio con la presenza di Giovanni XXIII, uno de' tre papi demessi, et il fine con la presenza di Martino V; inanzi di quello, il pisano fu prima congregato da cardinali e finito da Alessandro V. In tempi ancora piú inanzi, al vienense fu presente Clemente V; a' doi concilii di Lion, Innocenzio IV e Gregorio X, et inanzi questi al lateranense, Innocenzio III. Solo il concilio basileense, in quel tempo che stette sotto l'obedienza d'Eugenio IV, fu celebrato con presenza de' legati. Ma immitare qualsivoglia delle cose in quello osservate era cosa di troppo cattivo presagio. Si venne in risoluzione di formare la bolla con questa clausula, che gli mandava come angeli di pace al concilio intimato per l'inanzi da lui in Trento; et esso gli dava piena e libera autorità, accioché per mancamento di quella, la celebrazione e continuazione non potesse essere ritardata, con facoltà di presedervi et ordinare qualonque decreti e statuti, e publicarli nelle sessioni, secondo il costume; proponere, concludere et esseguire tutto quello che fosse necessario per condannare et estirpare da tutte le provincie e regni gli errori; conoscere, udire, decidere e determinare nelle cause d'eresia e qualonque altre concernenti la fede catolica, riformare lo stato della santa Chiesa in tutti i suoi membri, cosí ecclesiastici, come secolari, e mettere pace tra i prencipi cristiani, e determinare ogni altra cosa che sia ad onore di Dio et aummento della fede cristiana, con autorità di raffrenare con censure e pene ecclesiastiche qualonque contradittori e rebelli d'ogni stato e preminenza, ancora ornati di dignità ponteficale overo regale, e di fare ogni altra cosa necessaria et opportuna per l'estirpazione dell'eresie et errori, riduzzione de' popoli alienati dall'ubedienza della Sede apostolica, conservazione e redintegrazione della libertà ecclesiastica, con questo però, che in tutte le cose procedessero col consenso del concilio.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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