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      Non si trattò né d'insegnargli, né di minacciargli a lasciare le loro openioni e riti, ma empito prima tutto 'l paese di stupri, furono mandati a fil di spada tutti quei che non avevano potuto fuggire e stavano esposti alla sola misericordia, non lasciando vivi vecchi, né putti, né di qualonque condizione et età. Distrussero, anzi spianarono le terre di Cabriera in Provenza e di Merindolo nel contado di Veinoisin, spettante al papa, insieme con tutti i luoghi di quei distretti. Et è cosa certa che furono uccise piú di 4000 persone, che senza fare alcuna difesa chiedevano compassione.
     
     
      [Cesare gionge in dieta, e 'l Farnese legato preme al concilio contra le opposizioni de' protestanti]
     
      Ma in Germania a' 16 di maggio gionse in Vormazia l'imperatore, et il giorno seguente vi arrivò il cardinal Farnese, il qual trattò con lui e col re de' Romani a parte; espose le sue commissioni, particolarmente nel fatto del concilio, facendo sapere che il pontefice aveva dato facoltà a' legati d'aprirlo; il che aspettavano di fare dopo che avessero inteso da esso lo stato delle cose della dieta. Considerò all'imperatore che non bisognava avere alcun rispetto alle opposizioni fatte da' protestanti, poiché l'impedimento da loro posto non era nuovo e non anteveduto dal giorno, che si comminciò a parlare di concilio; doversi tener per certo che, avendo essi scosso il giogo dell'obedienza, fondamento principale della religione cristiana, e proceduto in tanto empie e scelerate innovazioni contro il rito osservato per centenara d'anni con l'approbazione di tanti celeberrimi concilii, con la medesima animosità ricalcitrarebbono contra il concilio che s'incomminciava, quantonque legitimo, generale e cristiano, essendo certi di dover essere condannati da quello.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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