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      Instavano i prelati che si dasse principio all'opera; perilché i legati per dargli qualche sodisfazzione e per mostrare di non star in ocio, a 18 fecero una congregazione, dove però non fu proposto altro che il modo del vivere e conversare e di tener le famiglie in ufficio; e molte cose furono dette contra l'uso introdotto, massime in Roma, di portare l'abito di prelato nella ceremonia solamente e di rimanente vestire da secolare; riprese ugualmente le vesti sontuose, come le abiette e sordide; dell'età ancora della servitú fu detto molto, ma il tutto rimesso ad essere risoluto ad un'altra congregazione, la qual si tenne a' 22 e si consumò tutta in raggionamenti di simil ceremonie, con conclusione che era necessaria principalmente una buona riformazione nell'animo; perché avendo per mira il decoro al grado conveniente e l'edificazione del popolo, ciascuno vederà che rimediare in sé e nella famiglia sua.
      Ma il papa, ricevuto l'aviso dell'apertura del concilio, deputò una congregazione de' cardinali e curiali per sopraintendere e consegliare le cose di Trento; con questi consultando, risolse le cose non esser ancora in stato che si potesse veder chiaro che materie trattare e con che ordine: fece rispondere a' legati che non conveniva alla sinodo invitare né prencipi, né prelati, meno invitare alcuno ad aiutargli con le orazioni, perché questo era fatto da lui sufficientemente con la bolla del giubileo, e quello con le lettere della convocazione; che parimente non era da pensare che la sinodo scrivesse ad alcuno, potendo supplire essi legati con lettere proprie loro, scritte per nome commune.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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