Ma dopo qualche progresso di tempo, con la carità meschiatisi gli affetti umani, essendo necessario regolargli con qualche ordine, il principale tra congregati in concilio, o per dottrina, o per grandezza della città o della chiesa, o per qualche altro rispetto d'eminenza, pigliava carico di proponere e guidare l'azzione e raccogliere i pareri. Ma dopo che piacque a Dio dare pace a' fedeli e che i prencipi romani ricevettero la santa fede, occorrendo piú spesso difficoltà nella dottrina e disciplina, le quali anco per l'ambizione o altri affetti cattivi di quei che avevano seguito e credito, turbavano la quiete publica, ebbe origine un'altra sorte di adunanze episcopali congregate da prencipi o prefetti loro per trovare rimedio alle turbe. In questi, l'azzione era guidata da quei prencipi o magistrati che gli congregavano, intervenendo essi nelle azzioni, proponendo, guidando la trattazione e decretando per interlocutorie le differenze occorrenti, restando al commun parere del consesso la definizione del capo principale, perché era congregata l'adunanza. Questa forma apparisce nelli concilii de' quali gli atti restano. Si può portar per essempio il colloquio de' catolici e donatisti inanzi Marcellino, et altri molti; ma per parlar solo de' concilii generali, questo si vede nel concilio efesino primo inanzi Candidiano conte, mandato per presedere dall'imperatore, e piú chiaramente nel calcedonense generale, inanzi Marziano e giudici da lui deputati, nel constantinopolitano di Trullo inanzi Constantino Pogonato, dove il prencipe e magistrato presedendo commanda che cosa si debbia trattare, che ordine tenere, chi debbia parlare, chi tacere, e nascendo differenza in queste cose, le decide et accommoda; e negli altri generali, de' quali gli atti non restano, come del primo niceno e del secondo constantinopolitano, attestano gli istorici di quei tempi che l'istesso fecero Constantino e Teodosio.
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Dio Marcellino Candidiano Marziano Trullo Constantino Pogonato Constantino Teodosio
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