Et a' legati prestò grand'aiuto Giovanni di Salazar, vescovo di Lanciano, spagnolo di nazione; il qual, avendo commendato in molte parole i primi concilii della Chiesa per l'antichità e santità degli intervenienti, lodò che fossero immitati nel titolo usato da loro molto semplice, senza espressione di rappresentazione, o di quale o quanta autorità la sinodo abbia. Non piacque però quello che continuò dicendo, che ad essempio di quelli si doveva tralasciare anco la nominazione de' presidenti, che non si vede mai usata in nissun concilio vecchio, solo incomminciata dal costanziense, che per causa del scisma mutò piú volte presidenti; soggiongendo che, se l'essempio di quello fosse da seguire, bisognarebbe anco nominare l'ambasciatore dell'imperatore, perché allora fu nominato il re de' Romani et anco i prencipi che erano con lui. Ma questa fastosità essere aliena dall'umiltà cristiana, e fece ripetizione del discorso fatto dal cardinal Santa Croce de' 12 decembre, inerendo al quale concludeva che si dovesse tralasciare anco il far menzione di presidenza. Diede a' legati questa proposta maggior pensiero che la precedente; nondimeno il cardinale del Monte presentaneamente rispose: i concilii aver parlato diversamente secondo le occorrenze che i tempi portano; per i tempi passati il papa essere stato sempre riconosciuto come capo nella Chiesa, né mai da alcuno essere stato dimandato concilio con questa condizione che fosse independente dal papa, come i tedeschi adesso arditamente; alla qual eretical temerità conveniva sempre in ogni azzione repugnare, mostrandosi d'essere congionti col capo, che è il pontefice romano, facendo menzione dei suoi legati.
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