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      [Si tratta del sigillo e dell'ordine de' dogmi. Artificio de' legati per poter aspettar da Roma la risposta]
     
      La congregazione seguente si consumò nel leggere le molte lettere formate e nel disputare del sigillo con che serrarle; proponendo alcuni che fossero sigillate in piombo con bolla propria della sinodo, nella quale chi voleva che da una parte fosse impressa l'imagine dello Spirito Santo in forma di colomba, dall'altra il nome della sinodo, e chi raccordava altre forme, che tutte tenevano del specioso. Ma i legati, che avevano altro ordine da Roma, lasciato disputar i padri sopra questo, divertirono la proposta con dire che aveva del fastoso e che protraeva il tempo, perché averebbe convenuto mandare a Venezia per farne la forma, non essendo in Trento artefice sufficiente per un'opera tale; soggiongendo che s'averebbe pensato meglio dopo, e che era necessario spedire le lettere allora, che si poteva fare col nome e sigillo del primo legato; il rimanente fu rimesso alla seguente congregazione.
      Nella quale parlandosi sopra i doi ponti già proposti, per il primo essendo due openioni: una, che il decreto fosse formato e publicato, l'altra, che non era ben l'obbligarsi con decreto, ma conservarsi in libertà per potere deliberare secondo le opportunità, si prese la via di mezo di fare menzione solamente, che la sinodo era congregata principalmente per quelle due cause, senza passar piú inanzi; ma quanto al secondo ponto, sentiva la maggior parte che, essendo congregati per dannare l'eresia luterana, conveniva seguire l'ordine della loro confessione; al qual parere fu da altri contradetto, perché sarebbe un seguire li colloqui tenuti in Germania, che era un abbassare la dignità del concilio, e perché, essendo li primi di doi capi della confessione augustana l'uno della Trinità, l'altro dell'Incarnazione, ne' quali vi era concordia in sostanza, ma espressi con nuovo modo et inusitato nelle scuole, quando fossero approvati quelli, se gli sarebbe dato riputazione e fatto pregiudicio al condannar li seguenti; quando s'avesse voluto, non approvandogli, né dannandogli, parlarne non con i termini di quella confessione, ma con i scolastici o con altri, portava pericolo d'introdurre nove dispute e novi scismi.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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