Concepirono i padri in Trento e la corte in Roma gran speranza, vedendo morto un instromento molto potente a contrastare la dottrina e riti della Chiesa romana, causa principale e quasi totale delle divisioni e novità introdotte, e l'ebbero per un presagio di prospero successo del concilio, e maggiormente per essersi divulgata quella morte per l'Italia come successa con molte circostanze portentose e favolose, le quali s'ascrivevano a miracolo e vendetta divina, se ben non vi intervennero se non di quei stessi evenimenti soliti accadere ordinariamente nelle morti degli uomini di 63 anni, ché in tanta età Martino passò di questa vita. Ma le cose succedute dopo sin all'età nostra hanno dichiarato che Martino fu solo uno de' mezi e che le cause furono altre piú potenti e recondite.
Cesare, gionto in Ratisbona, si lamentò gravemente che il colloquio fosse dissoluto, e di ciò ne scrisse per tutta Germania lettere, le quali furono con riso vedute; essendo pur troppo noto che la separazione era proceduta dall'opera de' spagnuoli e frati e dal vescovo di Eicstat da lui mandato. E non è difficile, quando sono saputi gli operatori, immediate conoscere di onde venga il principio del moto. Ma il savio imperatore dell'istessa cosa voleva valersi per sodisfare il papa et al concilio, e per cercar occasione contra i protestanti; il che l'evento comprobò quando, replicate le stesse querimonie nella dieta e ricercato dalli congregati nuovi modi di concordia, i ministri di Magonza e Treveri, separati da quei degl'altri elettori e congionti con gli altri vescovi, approvarono il concilio e fecero instanza a Cesare che lo protegesse et operasse che i protestanti vi intervenissero e se gli sottomettessero, repugnando essi e rimostrando in contrario che quel concilio non era con le qualità e condizioni promesse tante volte, et instando che la pace fosse servata e le cose della religione fossero concordate in un concilio di Germania legitimo overo in un convento imperiale.
| |
Trento Roma Chiesa Italia Martino Martino Ratisbona Germania Eicstat Magonza Treveri Cesare Germania
|