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      Testifica san Gregorio, scrivendo a Leandro sopra Iob, che la Sede apostolica le usava ambedue e che egli, nell'esposizione di quel libro, eleggeva di seguire la nuova, come conforme all'ebreo; però nelle allegazioni si sarebbe valuto ora dell'una, ora dell'altra, secondo che fosse tornato meglio a suo proposito. I tempi seguenti, con l'uso di queste due, ne hanno composto una, pigliando parte dalla nova e parte dalla vecchia, secondo che gli accidenti hanno portato, et a questa cosí composta fu dato nome d'edizzione vulgata. I salmi essere tutti della vecchia, perché continuandosi di cantargli quotidianamente nelle chiese, non si potero mutare. I profeti minori tutti della nuova, i maggiori misti d'ambedue. Questo essere ben certo, che tutto ciò è per divina disposizione avvenuto, senza la quale non succede cosa alcuna. Ma non si può dire però che vi sia intervenuto perizia maggiore che umana. San Gieronimo afferma apertamente che nissun interprete ha parlato per Spirito Santo. L'edizzione che abbiamo è per la maggior parte sua: sarebbe gran cosa attribuire divina assistenza a chi ha conosciuto et affermato di non averla. Laonde mai si potrà uguagliare tradozzione alcuna al sacro testo della lingua originale. Pertanto essere di parere che l'edizzione vulgata fosse anteposta a tutte et approvata, corretta però al testo originale, e fosse vietato ad ogni uno di far altra traslazione, ma solo si emendasse quella e le altre si estinguessero, e cosí cesserebbono tutti gli inconvenienti causati dalle nuove interpretazioni che con molto giudicio sono stati notati e ripresi nelle congregazioni.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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