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      Fece quella sentenza un altro cattivo effetto, che i protestanti presero occasione di confermare la loro opinione che il concilio non fosse per altro intimato che per trappolargli. Imperoché, se la dottrina della fede controversa doveva esser essaminata nel concilio, come poteva il pontefice, inanzi la definizione, venire a sentenza e per quella condannare l'arcivescovo d'eresia? Apparir per tanto che vanamente anderebbono a quel concilio dove domina il papa, il quale non può dissimulare, se ben volendo, d'averli per condannati. Ma vedersi ancora che quel concilio era in nissuna stima appresso il medesimo papa, poiché, essendo quello già principiato, senza pur dargli parte alcuna, il solo pontefice metteva mano definitivamente in quello che al concilio apparteneva; le quali cose il duca di Sassonia fece per suoi ambasciatori significare all'imperatore, con dirgli appresso che vedendo sí chiara la mente del pontefice, sarebbe tempo di provedere alla Germania con un concilio nazionale o con trattare seriamente le cose della religione in dieta.
     
     
      [Nella congregazione si tratta della materia della seguente sessione. Il papa ordina che si tratti del peccato originale]
     
      Ma tornando alle cose conciliari, erano restati, come s'è detto, per reliquie delle cose trattate inanzi l'ultima sessione i doi capi di provedere alle lezzioni della Sacra Scrittura e predicazione del verbo divino. Perché nella prima congregazione si trattò di questo et anco, per dare principio alla materia della fede, si propose di trattar insieme del peccato originale: al che s'opposero i prelati spagnoli, con dire che vi restava ben materia assai da trattare per una sessione, provedendo ben agli abusi che erano nella predicazione e lezzione.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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