Pagina (320/1561)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Le università con essenzioni si sono sottratte che il vescovo non può sapere quello che insegnino; le prediche sono per privilegio date a' frati, quali non riconoscono in conto alcuno il vescovo, né gli concedono l'intromettersene, in modo che a' vescovi resta levato affatto l'ufficio di pastore. E per il contrario, quelli che nell'antichità non erano instituiti se non per piangere i peccati, a' quali l'insegnar e predicare era proibito espressamente e severamente, se l'hanno assonto overo gli è stato dato per ufficio proprio; et il grege se ne sta senza e pastore e mercenario, perché questi predicatori ambulatorii, che oggi sono in una città, dimani in un'altra, non sanno né il bisogno, né la capacità del popolo, né meno le occasioni de' insegnarlo et edificarlo, come il pastore proprio che sempre vive col grege e conosce i bisogni e le infermità di quello. Oltra che il fine di quei predicatori non è l'edificazione, ma il trar limosine o per se proprii, o per i conventi loro, il che, per meglio ottenere, non mirano all'utilità dell'anima, ma procurano di dilettare et adulare e secondare gli appetiti, per potere trarne maggior frutto; et il popolo, in luogo d'imparare la dottrina di Cristo, apprende o novità o almeno vanità. Lutero è stato uno di questi, qual se fosse stato nella cella sua a piangere, la Chiesa di Cristo non sarebbe in questi termini. Piú manifesto esser ancora l'abuso di questori che vanno predicando indulgenzie, da' quali non potersi narrare senza lacrime i scandali dati negli anni precedenti; questo essere cosa evidente che non essortano ad altro che al contribuire danaro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





Cristo Chiesa Cristo