Ma accioché i vescovi e teologi avessero trattenimento, il cardinale Santa Croce teneva in casa propria ridozzione de' letterati, dove si parlava delle cose medesime, ma in modo famigliare e senza ceremonie.
Publicarono in questo tempo i protestanti collegati contra Cesare una scrittura inviata a' loro sudditi, piena di maledicenze contra il pontefice romano, chiamandolo Anticristo, istromento di Satan, imputandolo che per i tempi passati avesse mandato attaccar fuoco in diversi luoghi di Sassonia, che ora fosse autore et instigatore della guerra, che avesse mandato in Germania per avvenenare i pozzi et acque stagnanti, avvertendo tutti a star diligenti per prender e punire quei venefici; la qual cosa però pochissimi riputavano verisimile et era stimata una calonnia.
Arrivata la gente del papa nel campo che si ritrovava in Landisuth il dí 15 agosto, Cesare diede il collar del Tosone ad Ottavio, suo genero, che gli aveva donato nella celebrazione dell'assemblea di quell'ordine che tenne il dí di sant'Andrea, e vidde la mostra delle genti del pontefice con molta approbazione e contento suo d'aver il fiore della milizia italiana; e nondimeno li fini del pontefice e imperatore, diversi, producevano occasioni di disgusti. Voleva il cardinale Farnese portare la croce inanzi come legato dell'essercito, e cosí aveva ordine dal pontefice di fare, publicando anco indulgenze nel modo per i tempi passati solito farsi nelle cruciate, dicchiarando che quella era guerra della Chiesa catolica; nissuna delle qual cose poté ottenere dall'imperatore, il qual aveva per fine mostrar tutto il contrario, per dar trattenimento a' prencipi luterani che seco erano, et acciò le città non s'ostinassero contra lui per quella causa.
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