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      Il legato Santa Croce testificava per il Catarino. Il Monte diceva esser stato del terzo partito. Questo evenimento pare che levi ad ogni uno la speranza di saper la mente del concilio, poiché in quel tempo gli istessi intervenienti et i principali non concordavano. Fa anco nascere difficoltà chi era quella sinodo che deliberò l'articolo, alla quale scrissero e provocarono il Soto et il Catarino, stimandola ambidoi aderente a sé; onde nel conoscerla era necessario che o uno di loro, o ambidoi s'ingannassero. E che sarà degli altri, poiché a questi cosí avvenne? Si potrebbe dire che fosse l'aggregato di tutti insieme, al quale lo Spirito Santo assistendo facesse determinare la verità, eziandio non intesa da chi la determinava, come Caifas profetò per esser pontefice senza intender la profezia, come il vescovo di Bitonto disse nel suo sermone, quando questa risposta non avesse due opposizioni: l'una, che a' reprobi et infedeli Dio fa profetare senza intelligenza, ma a' fedeli con l'illuminare l'intelletto; l'altra, che i teologi concordemente dicono i concilii non deliberare della fede per inspirazione divina, ma per investigazione e disquisizione umana, alla quale lo Spirito assiste per guardargli dagli errori, tanto che non possono determinare senza intendere la materia. Darebbe forse nel vero chi dicesse che, dibattendosi le openioni contrarie nel formar il decreto, ciascuna parte rifiutasse le parole di senso contrario alla sua, onde tutti si fermassero in quelle che ciascuno pensava potersi accommodare al senso suo, onde l'espressione riuscisse capace di contrarie esposizioni: se ben ques


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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