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      Il quinto articolo fu stimato da tralasciare, come deciso nella precedente sessione. Ma frate Bartolomeo Miranda raccordò che Lutero, per quel suo paradosso che i sacramenti non danno la grazia se non eccitando la fede, cavò anco conclusione che siano d'ugual virtú quei della Legge vecchia e dell'evangelica, la qual opinione era da condannare come contraria alla dottrina de' padri e della Chiesa, avendo tutti detto che i sacramenti vecchi erano segni solamente della grazia, ma i nuovi la contengono e la causano. Alla conclusione nissun contradisse; ma i francescani proponevano che non si dovesse dire della Legge vecchia, ma della mosaica, atteso che la circoncisione essa ancora causava la grazia, ma non era sacramento mosaico, la qual da Cristo fu anco detto essere non da Moisè, ma da' padri; et anco perché altri sacramenti inanzi Abrahamo conferivano e causavano la grazia. Replicando i dominicani che san Paolo disse chiaro Abrahamo aver ricevuto la circoncisione solo in segno, che essendo egli il primo a chi fu data, tanto vuol dire quanto che in segno solamente è instituita, e sopra il modo di causar e contenere la grazia, tornavano le questioni in campo. Fra Gregorio di Padoa in questo proposito disse essere cosa chiara appresso i dialettici che le cose del medesimo genere hanno identità tra loro e differenza. Se i sacramenti vecchi e nostri avessero sola differenza, non sarebbono tutti sacramenti, se non con equivocazione; se solo convenienza, sarebbono in tutto l'istessa cosa.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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