La risposta commune era che basta aver l'intenzione di fare quello che fa la Chiesa; la qual esposizione riponendo le difficoltà medesime, perché per la varia opinione degl'uomini, qual sia la Chiesa, anco l'intenzione loro nel ministrar il sacramento riuscirebbe varia, pareva che si potesse dire non esser differente, quando tutti hanno l'istessa mira di fare quello che da Cristo è stato instituito e la Chiesa osserva, se ben si avesse per vera Chiesa una falsa, purché il rito di questa e di quella sia l'istesso.
[Dottrina del vescovo di Minori intorno a' sacramenti]
In questo particolare dal vescovo di Minori fu proposto cosa degna d'esser commemorata qui, e da tutti riputata e stimata di gran considerazione. Egli disse che a' luterani, quali non danno altra virtú a' sacramenti che d'eccitare la fede, la qual però può essere destata in altra maniera, importa poco ricever il vero sacramento; onde anco dicono che non sia necessario, e pur tuttavia hanno per inconveniente che la malizia dell'empio ministro, che non avesse intenzione di conferire il vero sacramento, possi nuocere, convenendo attendere quello che il fedele riceve, non quello che gli è dato. Ma a' catolici, che, secondo la verità, danno al sacramento efficacia per donar la grazia a chi non pone impedimento, poiché rarissime volte occorre che per altro mezo s'ottenga la grazia, i fanciulli certo, e molti di poco senno non hanno la salute per altro mezo. E gl'uomini ordinarii hanno cosí tenue disposizione, che senza il sacramento non mai sarebbe bastante.
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