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      E quei pochi, che, come fenici, hanno disposizione perfetta, ricevono però grazia maggiore per il sacramento; onde molto importa al cristiano esser certo se lo riceve vero et efficace. Se un sacerdote che tenga cura di 4000 overo 5000 anime, fosse un incredulo, ma solenne ipocrita, e nel assolvere i penitenti e nel battezar i putti, nel consecrare l'eucaristia avesse secreta intenzione di non far quello che la Chiesa fa, converrebbe dire che i putti fossero dannati, i penitenti non assoluti, e tutti senza il frutto della communione. Né giova dire che la fede supplisce, perché a' putti certo no: agl'altri, secondo la dottrina catolica, non può far l'effetto del sacramento, e solo può fare nel caso della malizia del ministro, che può esser anco ordinaria, perché non può farlo sempre; e l'attribuire tanta virtú alla fede sarebbe un levare la virtú a' sacramenti, e dare nell'opinione luterana.
      Considerava che afflizzione averà un padre di tenero amore verso il suo figliuolino moribondo, se dubitarà dell'intenzione del prete battezante; similmente uno che si senti con imperfetta disposizione e sia per battezarsi, che ansietà doverà avere, che forse il prete non sia un finto cristiano e se ne burli, e non abbia intenzione di battezarlo, ma lavarlo o bagnarlo per irrisione; et il medesimo si consideri nella confessione e nel ricevere l'eucaristia. Soggiongeva: se alcuno dicesse che questi casi sono rari, Dio volesse che cosí fosse, et in questo corrotto secolo non vi fosse da dubitare che siano frequenti; ma siano rarissimi, e sia anco uno solo.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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