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      A che replicò con molto senso il vescovo di Bitonto, che poco dopo lui parlò, dicendo che immeritamente a quella corte era attribuito quello che veniva per colpa altrui, poiché in Germania anco i vescovati si danno per elezzione, in Francia, Spagna et Ongaria, per nominazione regia, in Italia molti sono de iure patronatus, et anco ne' liberi i prencipi vogliano sodisfazzione e con le raccommandazioni, che sono preghiere a quali non si può dare la negativa, levano la libertà al pontefice e chi vorrà non correr dietro all'opinione, né lasciarsi trasportare da affetti, ma con sincero giudicio risguardare, vederà che i vescovi fatti liberamente a Roma sono forse i migliori di tutta Europa. Che la pluralità de' beneficii, male incognito all'antichità prima, non è stato introdotto dalla corte di Roma, ma da' vescovi e prencipi, inanzi che i pontefici assonsero il carico di regolare la materia beneficiale in tutta la cristianità, senza le provisioni de' quali, che si vedono nel corpo canonico, il disordine sarebbe gionto al colmo. Fu udita questa contenzione con piacere e dispiacere, secondo gli affetti, ma ben ogni uno scopriva che tal materia non si poteva maneggiare senza pericolo; come mostrarono le trattazioni delle seguenti congregazioni.
     
     
      [Discorso dell'origine, progresso e pretesti degli abusi riguardo a' benefici]
     
      Ma perché questo particolare merita esser ben inteso, sarà cosa giovevole narrar l'origine dell'abuso e come sia pervenuto a questo colmo. Tralasciato di parlare di quei felici tempi, quando il nome di Chiesa era commune a tutta l'adunanza de' fedeli, alla quale ancora apparteneva l'uso et il dominio de' beni che si chiamano ecclesiastichi, quando di una massa commune, era preso il vitto e vestito de' poveri e de' ministri, anzi si provedeva piú principalmente a' bisogni di quelli che di questi; né facendo menzione di quando per la imperfezzione si smontò un grado, e si fece di una massa 4 parti, ponendo nell'infimo luogo quella de' poveri, che secondo l'uso d'inanzi doveva esser nel primo; ma pigliando principio dopo che, escluso dal nome di Chiesa il popolo di Cristo et appropriatolo a' soli chierici, per appropriargli insieme l'uso et il dominio de' beni, fu a pochi applicato quello che di tutti era, et agli opulenti quello che prima serviva agli indigenti; nel principio, dico, di quei tempi, avendo i chierici partito tra loro tutte le entrate della Chiesa, i carichi, che prima erano chiamati ministerii et officii della cura spirituale, ebbero per principale il temporale e furono nominati beneficii.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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