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      La seconda difficoltà nasceva perché i prelati italiani, che sono per il piú poveri, aborriscono quel luogo, non potendo sostener le spese, e la camera apostolica, essausta, malamente può sovvenirgli quanto fa bisogno, oltra le spese nel mantener li legati et officiali del concilio et altri straordinarii. Al che pensato e ripensato, non seppero trovar rimedio di far concilio senza spendere, et esser necessario bever questo calice: ben si poteva troncar le superfluità, ispedendo il concilio presto e non dimorandovi se non quanto fosse necessario. La terza difficoltà nacque se li protestanti avessero voluto rivocate in dubio le cose determinate: nel che tutta la congregazione prontamente risolse che conveniva farsi chiaramente intendere che si dovessero aver per indubitate e non permettere che fossero poste in disputa, e di ciò dicchiararsi inanzi il concilio e non aspettare a farsi intendere allora. La quarta e piú importante di tutte era l'autorità della Sede apostolica, cosí nel concilio come fuori e sopra d'esso, la qual certa cosa è che non solo i protestanti impugnavano, ma molti prencipi averebbono voluto restringere, e tra i vescovi non mancava buon numero che pensavano a moderarla: che era stata potissima causa per che i pontefici passati non s'avevano lasciato indurre a concilio, e Paolo, che si vi era trasportato, se n'era avveduto in fine e con la traslazione aveva rimediato. Questo pericolo era da tutti veduto, né alcun sapeva trovar scapatorio, se non dicendo che Dio, qual aveva fondato la Chiesa romana e postala sopra tutte le altre, averebbe dissipato ogni conseglio: il che da alcuni creduto per semplicità, da altri per interesse e da alcuni detto solo per non saper che altro dire, non pareva che bastasse.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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