In fine il pontefice, per non entrar in disputa, si ritirò a dire che la bolla era formata secondo lo stile della cancellaria, quale non si poteva alterare, che egli era alieno dalle novità, che conveniva seguire le vestigia de' predecessori: usando la solita forma, nissuna poteva attribuir a lui quello che fosse riuscito; se ne avesse inventato una nuova, tutto 'l male sarebbe attribuito a lui. L'ambasciator per dargli tempo di meglio pensare, concluse di non volere ricever la risposta per una negativa, ma confidare che Sua Santità averebbe con affetto paterno compatito alla Germania, dissegnando di lasciar passar le feste di Natale, perché allora era mezo decembre, e poi di nuovo dargli un altro assalto.
Ma il papa, risoluto di non mutare un iota, dicendo spesso: voglio prevenire e non esser prevenuto, e di levarsi ogni molestia di raggionamento, fece il dí di san Giovanni un breve, nel quale narrato sommariamente il contenuto della bolla sua sopradetta e preso pretesto che, per non esser publicata, alcun potrebbe pretendere ignoranza, ordinava che cosí quel breve, come la bolla fossero lette, publicate et affisse nelle basiliche di San Pietro e San Giovanni Laterano, con intenzione di mandarne essemplar stampato agli arcivescovi, acciò da loro fossero intimate a' vescovi et altri prelati. Fu levato il modo di parlarne piú col papa all'ambasciator, il quale immediate spedí corrier espresso a significar il tutto all'imperatore, et egli, vedendo la risoluzione del papa e pensato come rimediare, fece legger la bolla nel publico consesso; la qual veduta produsse a ponto l'effetto che egli aveva preveduto, cioè che sarebbe revocata la parola data da' protestanti di rimettersi, e da' catolici d'andar al concilio.
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